La Storia del progetto Calcio Inclusivo:
da Autistic FC a SS Romulea
Nel triangolare di calcio a 11, organizzato a Roma in occasione del WAAD del 2015, per celebrare la Giornata Mondiale per la Consapevolezza dell’Autismo, si era improvvisata con successo una squadra di giocatori nello spettro autistico, mista con familiari, amici, volontari e operatori. Sull’onda dell’entusiasmo prodotto da questa bella esperienza, si decise nell’autunno seguente di trasformare tale esperienza in un vero e proprio progetto di inclusione sportiva, con il sostegno del Gruppo Asperger Lazio onlus, della cooperativa Giuliaparla onlus e della cooperativa Garibaldi.
Da quel momento avevamo anche la nostra divisa biancoblu, il nostro logo e il nostro nome: Autistic Football Club. La squadra era composta da uomini e donne, nello spettro autistico e non, da educatori, da familiari e anche da persone che non si occupano di autismo. Nel progetto anche: calciatori e allenatori professionisti, un team di persone nello spettro autistico e non a gestione della comunicazione degli eventi, associazioni e cooperative del settore.
La nostra casa è diventata la SS Romulea, dove da allora si sono sempre svolti con costanza i nostri allenamenti settimanali. Da quel momento si sono susseguite partite amichevoli, tornei agonistici, momenti ludici e ricreativi.
Una squadra di calcio che scende in campo contro l’avversario più duro: la disabilità e l’indifferenza. Queste sono le principali motivazioni che fanno da motore all’idea, la convinzione di veicolare tramite uno sport universale come il calcio un messaggio di inclusione con la filosofia del “si può fare”.
Poi nel 2016 la nostra prima trasferta fuori Roma, a Pomezia con i nostri tifosi, abbiamo scritto il nostro inno, aperto la nostra Pagina Facebook https://www.facebook.com/Autistic-Football-CLUB-1548899815432426/, creato il nostro sito web www.autisticfootball.club e abbiamo formalizzato ulteriormente il progetto, costituendo un’associazione sportiva dilettantistica, ottenendo il riconoscimento del CONI. Quindi le riunioni dei soci e un percorso di responsabilizzazione attiva nel progetto si sono aggiunte alle finalità iniziali di contribuire allo sviluppo psicofisico attraverso il gioco del calcio, puntando sull’interazione, l’autostima, l’autoironia, l’impegno, la perseveranza e lo spirito di gruppo. Obiettivi per noi validi e condivisi, che vanno assolutamente veicolati nei contesti dove difficilmente trovano spazio.
Abbiamo concorso con il nostro cortometraggio al Terzo Tempo FilmFestival e vinto il torneo del Calcio Solidale Festival, con una presenza speciale in squadra: il campione del mondo Simone Perrotta!
Il nostro progetto è all’avanguardia internazionale, dimostrandolo all’interno del Congresso Internazionale di Autism-Europe a Edimburgo.
Nella stagione 2016-17 ci siamo affiliati all’US Acli Roma e abbiamo preso parte al campionato di seconda divisione della Federazione di Calcio a 8, di alto livello agonistico, permettendo di aumentare la visibilità del nostro progetto nel mondo sportivo. Siamo avanzati nei playoff e uno dei nostri è stato premiato giocatore rivelazione del campionato.
Nel 2017 abbiamo il nostro profilo Twitter https://twitter.com/AutisticFClub e facciamo poi conoscere il nostro progetto al mondo del Terzo Settore.
Nel 2018 ancora tantissime soddisfazioni ed esponiamo la nostra esperienza a un evento ad Avezzano.
Nella stagione 2018-19 l’Autistic Football Club asd, dopo anni di intensa amicizia e reciproca stima, entra ufficialmente a far parte della famiglia Romulea, come prima squadra di calcio inclusivo di questo glorioso club. Come a dire: adesso giochiamo a calcio, e facciamo davvero sul serio.
Abbiamo visto in questa proposta un traguardo e un’occasione da non perdere. Un riconoscimento del lavoro fin qui svolto, e noi saremo pronti a scrivere un’altra pagina della storia.
Un ulteriore tassello da aggiungere a quel processo di inclusione che da sempre muove e muoverà intenti e palloni della Romulea Autistic FC, che si concretizza anche nella forma, e non solo nei contenuti.